mercoledì 8 luglio 2009

Il Festival di Lughnassadh o Lammas




Ci riuniamo per girare ancora una volta la Ruota della Vita, unirci a Madre Natura e a tutte gli esseri della creazione. La Dea del Grano e il Dio Sole, che ogni volta moriva per rinascere in una nuova raccolta. L'unione della Madre con il suo consorte sacrificato.
E’ un festival di morte e anche di allegria, perchè annuncia la rinascita, la vita si torna
morte e la morte si torna vita, eterno mistero della creazione.

Venerdì – 31 Luglio 2009 -0re 15

Via Mameli, 1 “C”- Porto Sant’Elpidio (AP)

Programma

Prima parte:
Gioco creativo; rappresentazione del dio pane - Aspetto maschile solare.


Seconda parte:
Work Shop

Vero amore nel profondo

Fusioni degli opposti Maschile - Femminile
Forza solare – Forza lunare
Intelletto e intuizioni.
Visualizzazione: La sacra unione

Cosa si può portare da offrire: candele gialle, arancioni o verdi, incenso, frutta, semi di girasole, fiori, spighe.

Facilitatrice: Lucia Quiroga – terapeuta olistica.
Collaborazione: € 15,00
Organizza: Associazione “IsisLuz” o.n.l.u.s.

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I Miti della Ruota dell'anno

Lughnasadh festival della raccolta E’ un delle otto cerimonie della ruota dell' anno, celebrate dall'umanità milioni di anni fa, quando consideravano la Grande Madre come origine di tutta la creazione. E’ un festival celtico, festa agraria celebrata nell’antica Europa, danza del Miglio per i nativi americani. La Mitologia antica narrò di due entità femminili, madre e figlia, che rappresentavano forse il raccolto maturo e il futuro raccolto da seminare, entrambe simboleggiate dall’ultimo covone mietuto quasi a raffigurare la loro somiglianza e identità. Il folklore europeo ne parlò come la Vecchia del Grano, la vecchia divinità che moriva al momento del raccolto per incarnarsi nella Fanciulla del grano, raffigurata come una bambola formata con le spighe dell’ultimo covone e conservata come un talismano per tutto l’anno. Chiamate Demetra e Persefone o Cerere e Proserpina.
Più tardi la divinità del grano assunse aspetto maschile, il Re o Dio del Grano, figlio o amante delle grandi Dee. Come Tammuz e Adone. Lugh, è una divinità di morte e rinascita, Dio del fuoco e della luce, la sua pianta sacra è la spiga di grano.
Nei miti è evidente il tema del matrimono fra il Dio e la Dea, così come il chicco di grano muore ma per rinascere come nuova spiga, il Dio è sacrificato per rinascere in un nuova semina. Celebrare questo momento dell’anno, dominato dal calore solare e della generosità della Natura vede la fine degli sforzi umani per portare a compimento il ciclo agrario con il raccolto. Lughnasadh per noi dovrebbe essere tempo di gioia e di vacanze, un periodo in cui raccogliamo e godiamo i frutti delle nostre fatiche. Le cose che abbiamo portato a termine al Solstizio ora sono mature e possiamo vedere i primi risultati delle nostre azioni intraprese nei mesi precedenti.
Per capire l' importanza di questa festa nella nostra vita psichica, dobbiamo comprendere l’importanza del tema di morte e di rinascita nelle nostre vite. Diventiamo consapevoli che la vita umana cresce e poi declina, è una ruota che deve continuamente essere equilibrata. Questo è il culmine dell' anno ma anche l’inizio del processo del suo declino. E’ utile comprendere l’idea del sacrificio in termini di trasformazione, non tanto di morte bensì di lasciare andare via qualcosa per arrivare ad un più alto livello creativo nella nostra vita.
Il grano sacrificato diventa pane, il frutto viene raccolto in modo che si possa nutrire. Lughnasadh è festa di trasformazione e la rinascita è legge perpetua della Natura. Il mito della Ruota dell'anno, o le celebrazioni degli 8 Sabbats, ha molteplici significati, e riverisce la dualità Dio-Dea, uomo-donna, vita-morte, transitorio-pemanente. Però soprattutto si celebra l'incontro di una comunità, questi rituali possono essere celebrati per gruppi misti o di donne o in forma individuali.
Nei gruppi di donne, è presente sempre la trasformazione che accompagna il movimento dei cicli della natura o dell stagioni. Le donne sanno che i cicli naturali sono presenti nel loro corpi, mente e spirito e esse possano utilizzare il movimento della Ruota dell'anno per realizzare cambiamenti interni e esterni, sentendosi parte della Terra e della Dea, accompagnando la Natura.

Rituale
La celebrazione si può fare all'alba dell'1° agosto oppure nel pomeriggio. Ci si procurano alcune spighe di cereali, alcune manciate di chicchi di grano, una pagnotta di pane e una coppa di vino. Si accendono tre fuochi oppure tre candele gialle o dorate. Si inizia da quello di destra dicendo: In onore di Lugh Dio della Luce. Poi si passa ad accendere il fuoco o la candela di sinistra dicendo: In onore della Dea della Terra, dopo la candela centrale: In onore al Re del grano che muore per donarci la vita”. Mettere le spighe davanti alle candele legandole con un nastro giallo. Fare un cerchio, girare in senso antiorario e lasciare cadere i chicchi dicendo: Percorre il sentiero della Madre Terra. Dopo 3 giri ci si ferma, e si medita, e dopo si fanno 3 giri in senso orario. Lasciando cadere i chicchi diciamo: Percorro il sentiero del Dio della Luce. Meditazione Sul dio Sole, che sta per iniziare il suo viaggio nell’Altro Mondo. Poi si leva in alto il pane, indi la coppa di vino e si consumano questi cibi, lasciando briciole e gocce di vino sulla terra.